Movimentazione di due campate bitrave per la nuova tratta AV/AC Verona-Padova

Movimentazione di due campate bitrave per la nuova tratta AV/AC Verona-Padova

Marraffa si è occupata della movimentazione di due campate bitrave gemelle per successivo varo ponte all’interno del cantiere per la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità e alta capacità Verona-Padova (1° Lotto Funzionale Verona-Bivio Vicenza), nei pressi di San Bonifacio (VR).

Il lotto è parte della nuova linea che contribuirà alla modernizzazione dei trasporti del Nord Italia: con i suoi 76,5 Km di lunghezza, l’intera linea permetterà a persone e merci di viaggiare in modo sostenibile lungo la trasversale Torino-Milano-Venezia. Con oltre 3 milioni di passeggeri attesi all’anno, la linea attraversa 22 comuni e rappresenta un grande acceleratore di sviluppo per l’Italia.

I manufatti, lunghi 80 m e del peso di 280 ton, sono stati movimentati in due giorni diversi su un percorso di circa 400 m, ognuno tramite due SPMT Goldhofer da 10 assi con Power Pack Unit da un’area di stoccaggio fino al punto di varo, utilizzando la viabilità ordinaria (interdetta al traffico attraverso apposita ordinanza).

Successivamente i manufatti sono stati bullonati da un lato ad un’altra appendice di 13 m, raggiungendo una lunghezza totale di quasi 100 m, prima di essere sollevati e posizionati nel punto di varo.

Le sfide

La principale complessità affrontata è legata alla geometria del manufatto: lungo, sbaricentrato, di notevoli dimensioni, a sezioni irregolari e rastremato. Affinché la movimentazione potesse avere luogo, sono state progettate e realizzate delle strutture di supporto ad altezza specifica per garantire il trasporto in sicurezza, equiparando i pesi e limitando le oscillazioni dinamiche.

Inoltre, è stato eseguito l’allineamento dell’assieme semovente-ponte tramite misurazione topografica con un basso margine di errore. La sterzata dei due SPMT ha tenuto in considerazione tutte queste variabili, che hanno reso complessa la movimentazione.

La movimentazione ha rispettato i limiti imposti per il passaggio del convoglio su un ponte esistente, che aveva delle prescrizioni di transito (passaggio centrato, limite di peso e di peso per asse). Questo ha massimizzato l’ordine di precisione con cui tutte le movimentazioni sono state coordinate. Per qualche metro, inoltre, il manufatto è stato movimentato da un lato su SPMT e dall’altro ancorato a una gru telescopica per diminuire la pressione al suolo dell’assieme trave-SPMT.